Ho letto due libri di Alafair Burke. "La ragazza del parco" e "l'ultima volta che ti ho vista".
Uno dei motivi per cui mi piace è che ti tiene incollata al libro e non lo molli perché vuoi sapere cosa succede nella pagina dopo e diventi una specie di tossica della lettura che non ne ha mai abbastanza.
"La ragazza del parco": ragazzina chiede aiuto a un'avvocato per difendere il padre accusato di omicidio... ovviamente padre e avvocato si conoscevano e c'era un sacco di roba in sospeso che ve lo dico a fà sennò finiva dopo tre pagine.
"L'ultima volta che ti ho vista" ha come protagonista un'ex avvocato (insomma piacciono gli avvocati ad Alafair) che ora fa la giornalista che anni prima si era un po incasinata con un giudizio affrettato e ora si trova in un altro simil casino con in più il sospetto di aver visto una persona sparita da tanti anni.
In più in quest'ultimo libro scrive una cosa stra vera e cioè che noi donne rimuginiamo troppo. Cioè cosa dici mai sorella? Ma no... fa l'esempio di quando una donna non risponde al telefono a un uomo e lui semplicemente pensa che lei è impegnata e richiamerà. Se succede l'inverso noi iniziamo a farci tanti di quei film (anche detti pippe) che sfociano in una telefonata delirante che ha come risposta una specie di grugnito neandertaliano "ehoh?". Già solo per questo merita un monumento...
Francy
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