giovedì 7 marzo 2013

vogliamo essere più precisi? grazie...

ok, mi sto godendo la mia vita di campagna. aria sana, silenzio, niente stress (ah, ah, ah). mi faccio pure delle gran belle passeggiate, così rifletto un pò o cerco di liberarmi la mente, dipende un pò dalla giornata, e magari si butta giù qualche chilo che non è male. e poi capita che mentre passeggio con le mie belle cuffiette nelle orecchie attira la mia attenzione un signore mentre si appresta ad aprire il cancello di un terreno.

"signora stanno arrivando delle mucche, se ha paura si fermi un pò da una parte e le lascia passare"

al che io, la braveheart della gallura, gli rispondo

"no, non importa, ma grazie mille!"

faccio qualche passo e me le vedo davanti.
avete presente la corsa dei tori a Pamplona? esatto proprio quello, solo che erano mucche. che poi anche le mucche hanno le corna, voi lo sapevate? io no, l'ho scoperto un paio d'anni fa. e quindi incutono giusto un pò di timore, non tanto prese singolarmente, quanto in mandria e leggermente adirate com'erano. anche se maritozzo dice che le mucche sono innocue, io non è che mi fidi poi tanto. 
quindi, gentile signore, la prossima volta invece di dirmi un generico e imprecisato "delle mucche" per favore si esprima con un più corretto "sta arrivando una mandria di mamme mucche infastidite da vitellini rompiballe che la guarderanno con occhi minacciosi pronte a caricarla"

ah, che bella la vita di campagna...

francy

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cesca di papà
i tuoi reportage sono sempre piacevoli carichi di (auto)ironia! mi fai tornare in mente la canzone di Giorgio Gaber: COME E' BELLA LA CITTA', COME E' GRANDE LA CITTA', PIENA DI LUCI E DI NEGOZI E SCALE MOBILI ECC. ECC.
ti abbraccio forte, forte, forte!
idem per Luisa Sofia e papà Sandro!!!