giovedì 6 settembre 2012

Genitori fantastici


C’erano i genitori di Hansel e Gretel che visto il momento di particolare crisi pensano bene di mollarli nel bel bel mezzo del bosco. I due poverini ci provano pure a tornare a casa ma oltre a non riuscirci trovano pure la strega (che luisa definisce “brutta ‘gnora”) che se li vuole mangiare. 

Poi c’era un cartone animato quando ero piccola (secoli fa). Lei si chiamava Sara era figlia di uno ricco ma il papà in questione era lontano e quando i liquidi cominciano a non arrivare la direttrice del collegio dove stava la mette a pelare patate. Insomma, non solo, ma la morale è quella.

Vediamo un po’ un altro modello genitoriale… ah, giusto i genitori di Fiona di Shrek. La poverina tendeva un po’ al verde, e così che fare? Darle tanto amore e accettarla per quello che è? No, rinchiudiamola in una bella torre con un drago sputa fuoco che le fa la guardia. Finchè non arriva uno coraggioso che se la prende e ci toglie dall’impiccio.

Poi ci sono quelli dei film. Avete presente il telefilm "una mamma per amica". Lei cresce in una famiglia ricca che più ricca non si può, ma anche che più fredda non si può. A 16 anni rimane incinta, va via di casa, si mette a fare la cameriera e diventa la persona più felice del mondo. Mamma amica con la figlia, e qui se ne potrebbe parlare, che poi non è che anche comportandosi così fila tutto liscio tanto che a un certo punto la figlia amica se ne va dalla nonna. Ah, strani casi della vita.

Che dire poi della Signora Bennet, la mamma delle ragazze di "orgoglio e pregiudizio"? Ho una vita triste e vuota? Ok, la riempio cercando marito alle mie figlie, che poi anche se non è quello giusto che importa, l'anello al dito ce l'hanno...

Insomma se sbagliano nella finzione, figuriamoci nella realtà . Evitiamo magari di lasciarli in un bosco e anche di mettergli un drago sotto la finestra. Per il resto credo che ce la dovremmo cavare bene.
In questi primi due anni in cui sono mamma mi sono fatta tante di quelle pippe mentali che in quasi 30 anni nessun essere umano credo sia capace di eguagliare. Non cammina, perchè non cammina? Non mangia, perchè non mangia? Non impara a farla nel vasino, perchè non impara a farla nel vasino? E ne ho anche sentito di ogni tipo, di gente che vuole dare pseudo consigli. E ho anche imparato a non ascoltarli.

A parte le cose di base del "non fare" come non buttarti giù dal 4° piano che ti fai male, non fare esplorazioni speleologiche col naso, non picchiarti con gli altri fino a vedere materia grigia per terra, poi dobbiamo insegnare i "fare" come tolleranza, rispetto e curiosità, passione per il mondo, per i viaggi, le terre lontane e i suoi abitanti, il cinema, il teatro, i pink floyd e i black sabbath.
E' ovvio che i risultati si vedranno e le somme si tireranno fra un bel pò di anni, quando spero che luisa venga da me e mi dica quello che io vorrei dire ai miei genitori: "mammina e papino, tranquilli non avete sbagliato nulla!" che mi sembrerà già un grosso risultato.

questo post partecipa al blogstorming di genitori crescono

francy


14 commenti:

mammapiky ha detto...

Brava!!! Hai partecipato anche tu!!! Bel post....e se un giorno Cestino venisse da me e mi dicesse:" Tranquilla mamma, non hai sbagliato nulla" vorrà dire che ho completato il mio percorso quaggiù!!!
Ciaooo!!!

noi e il capo ha detto...

che regalo sarebbe...noi ce la mettiamo tutta!

francy

Unknown ha detto...

non sbagliare niente è impossibile, e sperarlo secondo me porta a rimanere inesorabilmente delusi.

il mio obiettivo è fare del mio meglio con le possibilità che ho. i figli se ne accorgono... non cercano la perfezione quanto la coerenza secondo me.

io, sono sicura di aver già sbagliato tanto, e che tanto sbaglierò ancora.

noi e il capo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
noi e il capo ha detto...

fidati che non sono neanche io infallibile:sapessi in soli due anni quanti errori abbiamo fatto!intendevo solo che se tra qualche anno luisa mi dirà che va bene quello che ho fatto (come penso dei miei genitori,anche se errori ne hanno fatti anche loro) sarò fiera di me,il che non esclude gli errori da parte mia!e anche se ciò non accadrà potrò dire comunque di averci messo l'anima ogni giorno!

francy

barbaraetwins ha detto...

ciao mi riaffaccio e uao che mega riflessioni...il mestiere di genitore è tosto...i modelli a cui facciamo riferimento pure ...come in tutte le cose bisognerebbe scegliere bene ma poi non è poi così facile...ci sono dei cartoni animati che sono molto educativi altri che mi metto le mani nei capelli quando li guardano ...ma forse anche lì imparano qualcosa....insomma interveniamo e stiamo a guardare sperando sempre di fare la cosa giusta :P

noi e il capo ha detto...

giusto quello possiamo sperare,di far bene e mettercela tutta...quanto poi ai cartoni,si salvi chi può!!!bentornata

francy

Cosi fan tutto...tutte! ha detto...

Sarebbe proprio una gran soddisfazione, sì devo ammetterlo!!! Per ora proseguiamo il cammino, ce la mettiamo tutta e poi vedremo!!! :)

verdeacqua ha detto...

a me basterebbe un "non hai sbagliato tutto!!!"
Comunque Sara era il mio cartone preferito! Quante lacrime versate a cinque anni! Che ricordi hai risvegliato!!
Partecipo anch'io e come sempre il web mi riserva belle sorprese come il tuo blog!

noi e il capo ha detto...

guarda,mi basterebbe che tra 15 anni mi abbraccerà come fa ora!per quanto riguarda Sara,lacrime?a me viene da piangere solo a pensarci anche ora!quanto era triste ma quanto ci piaceva?!!grazie mille e ora vengo io a curiosare da te!

francy

Rachele ha detto...

Ciao! non ti conoscevo ancora, girovagavo per blogstorming e ti ho trovata.
Bello questo post, mi è piaciuto!
A presto
Rachele

noi e il capo ha detto...

grazie,e grazie di essere passata di qua.ti aspettiamo quando vuoi e ora vengo anche io da te a curiosare!

francy

Simona ha detto...

Ciao Francy,
ti ho scoperta grazie al blogstorming.
"Perchè piange?" è la domanda che mi è stata fatta più spesso.. "perchè piange? forse perchè a due-tre-quattro-cinque mesi è l'unico modo che ha per comunicare?".. ma in quella domanda c'è sicuramente quell'irrefrenabile voglia di buttarti un consiglio a caso o di farti notare che sicuramente stai sbagliando qualcosa.
Ho imparato a fare spallucce.. e ad interessarmi ad un unico giudizio.. quello della mia bambina, che ancora non ha nuovi modi per comunicare ma ha imparato a ridere.. e a farlo di gusto! ;)
Simona

noi e il capo ha detto...

ciao!e che meraviglia quando imparano a ridere...e che palle quando invece tutti pretendono di sapere meglio di te come farla smettere di piangere!anche io faccio come te e mi sembra il metodo migliore!grazie di essere passata,ora vengo subito da te!

francy